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al testo di Alberto Becca
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E' sempre festa, con qualche bella sorpresa, quando la mamma torna a casa con la spesa, con la borsa stracolma di ortaggi e pacchetti, i salumi incartati, barattoli, bottiglie, oggetti anche poco utili, ed acquistati in fretta, confidando negli sconti speciali, nelle offerte, confabulando dinnanzi alla scaffali stracolmi del supermercato: un mondo a parte, un pianeta solitamente abitato dal popolo di coloro che sono li' per acquistare, di chi ha il preciso compito e dovere di comprare.. ma se guardi bene in fondo alle borse di plastica si puo' fare casualmente una scoperta fantastica: vedrai bucce di kiwi e scontrini di carta sparsi, l' incomunicabilità e la difficoltà di amarsi, troverai briciole sentimentali, i volti delle cassiere, gli sguardi smarriti di alcuni anziani, storie vere di piccoli furti, di occhiate furtive, di vicinanze di carrelli, di surgelati vicini alla scadenza, usanze consolidate nel pesare la frutta, e soprattutto vita, la vita ingabbiata stereotipata sempre uguale di ogni classico universale centro commerciale e noi seguendo ignari il destino, si entra, si prende tutto cio' che serve, poi si paga, e non si comprende facilmente il senso profondo di questi atti ripetitivi, di questi riti o magie che ci mantengono ancora vivi |
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